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Recensione a “COSA SI NASCONDE DIETRO IL BULLISMO. SAGGIO SULLA FORMAZIONE COMPLESSA”

L’autore di Cosa si nasconde dietro il bullismo. Saggio sulla formazione complessa è Fabrizio Spagnol, uno dei membri della commissione scientifica della nostra rivista AS Finanza.

Sebbene il termine complessità sia oggi molto di moda, non è facile trovarne una esemplificazione concreta in un mercato dell’editoria che tende a proporre guide e vademecum privi di una vera analisi dei problemi. È con vero piacere che vi propongo la lettura di Cosa si nasconde dietro il bullismo. Saggio sulla formazione complessa, scritto da Fabrizio Spagnol, uno dei membri della commissione scientifica della nostra rivista.

Senza dare nulla per scontato, in questo articolato saggio l’autore ci fa fare un viaggio a ritroso alla scoperta del mondo che alimenta il bullismo, inteso come sintomo della inelaborata eziologia del disagio e della violenza nella nostra società. Ne esce fuori un intreccio complesso di piani (storico, filosofico, psicoanalitico, sociale, pedagogico) su un fenomeno molto più pervasivo di quello che si crede, che riflette un clima generale al contempo di prepotenza e di vittimizzazione.

La crisi dell’autorità simbolica e dei passaggi di crescita, la perdita della funzione strutturante del desiderio (equiparato al consumo) e dell’alleanza tra le generazioni, rappresentano lo sfondo di un’aggressività che si risolve in esclusione, discriminazione e, al contempo, conformismo.

Partendo dall’analisi di una società ipercompetitiva, che promuove come unico valore il successo personale, il filosofo si spinge in modo paradossale ad ipotizzare un carattere perversamente “formativo” del bullismo, non solo come via per annullare le fragilità tipiche della crescita (in pratica una scorciatoia per la costituzione dell’identità, innanzitutto di genere), ma funzionale anche alla costruzione dei ruoli sociali dei futuri adulti, distinti tra vincenti e perdenti.

Solo dopo aver preso atto del passaggio dal mondo istituzionalizzato di Edipo a quello “fragile e spavaldo” di Narciso, in cui l’individuo si trova dissociato dal contesto, lo sguardo si può rivolgere alle inedite opportunità che si aprono per superare la crisi dell’energia libidica e di futuro dei nuovi adolescenti.

In una chiave pedagogica, ma con importanti risvolti per una originale teoria dello sviluppo e dell’apprendimento, Spagnol propone il mito di Dioniso come dispositivo in grado di annodare individuazione e socializzazione e promuovere una nuova etica delle relazioni.

Si delineano in questo modo, tanto per i giovani quanto per gli adulti, degli specifici compiti e responsabilità, di crescita e scoperta della propria singolare vocazione per i primi, di fiducia nel futuro e nelle nuove generazioni per i secondi, come condizioni essenziali per un rinnovato entusiasmo e una nuova economia, psichica e sociale.

Spagnol dimostra di aver preso sul serio la sfida di scalare la montagna della complessità di una questione centrale del nostro tempo, e di averla vinta in poco più di 120 pagine. E di questi tempi, davvero non è poco.

Di avv. Giuseppe Lepore, Studio Lepore Associazione Professionale, Direttore Reponsabile della rivista AS Finanza.

Riproduzione riservata ©

Dello stesso autore, vedi anche: https://www.asfinanza.com/i-5-errori-piu-frequenti-dei-giudici-di-merito-in-materia-bancaria/

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