Nelle stanze del potere, l’agenda è chiara: accelerare le procedure di gara per dare vita senza indugi agli impegni del PNRR. Con la legge delega come bussola, si mira a tagliare i tempi, abbracciando la digitalizzazione e snellendo la burocrazia progettuale. Ma c’è di più: l’idea è favorire proposte innovative, spingendo i contraenti a presentare soluzioni di progettazione ed esecuzione.
Il nuovo codice degli appalti, guidato dal principio del risultato, richiama i valori costituzionali di buon andamento, concorrenza, trasparenza ed economicità. Ma se da una parte si punta alla celerità e alla qualità, dall’altra si affronta il rischio che le amministrazioni, specialmente a livello locale, non siano pronte a gestire direttamente alcune funzioni ora esternalizzate.
L’art. 2, che sancisce la fiducia reciproca tra operatori economici e funzionari pubblici, diventa un baluardo contro comportamenti difensivi. L’Avvocato Giuseppe Lepore mette in guardia: la strada verso una maggiore efficienza è aperta, ma è necessario che tutti i soggetti coinvolti procedano con la massima attenzione e responsabilità.