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Il coronavirus non ferma i risparmiatori…o forse sì?

Non è stato ancora disposto alcun rinvio del termine ultimo per presentare la domanda di indennizzo per i risparmiatori coinvolti nei casi di crac bancario.

Il Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze ed al quale i risparmiatori traditi dalle banche sottoposte in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018 devono presentare domanda di accesso entro la data del 18 aprile 2020, non pare temere il coronavirus.

Non è, infatti, stato ancora disposto alcun rinvio del termine ultimo per presentare la domanda di indennizzo per i titolari di azioni ed obbligazioni subordinate di Banca Etruria, Banca delle Marche, Cassa di risparmio della Provincia di Chieti, Cassa di risparmio di Ferrara, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e le loro controllate, in possesso dei requisiti precisati nella legge del 30 dicembre 2018 n.145, come novellata dalla L. 28 giugno 2019, n. 58 ed integrata dalla Legge di bilancio 2020 – L. 27/12/2019 n. 160,

https://fondoindennizzorisparmiatori.consap.it/assets/Legge%20n.145_Legge%20n.58_Legge%20n.160.pdf

Pertanto ed in attesa di disposizioni, il portale telematico di Consap continua a ricevere le domande di accesso al Fondo presentate dai risparmiatori, dai loro successori e familiari (entro il secondo grado) che hanno acquisito la titolarità dei titoli indennizzabili e che ritengono di possedere i requisiti indicati dalla legge https://fondoindennizzorisparmiatori.consap.it/.

L’ indennizzo promesso, insomma, non pare risentire dell’ emergenza nazionale data dal Covid-19, nonostante sia auspicabile un rinvio del termine del 18 aprile 2020, proprio per poter consentire ai risparmiatori la presentazione della domanda di accesso al Fondo in una situazione di normalità. Pare, infatti, tutt’altro che agevole rispettare il monito #restateacasa se il procedimento di accesso richiede necessariamente lo spostamento delle persone verso le filiali bancarie o verso i professionisti che assistono i risparmiatori nella compilazione della domanda.

Di avv. Erika Cacciatore, Avvocati Studio.

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Vedi anche https://www.asfinanza.com/la-crisi-delle-banche-venete-absurda-sunt-vivanda/

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