giovedì, Novembre 21, 2024
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Crediti deteriorati Npl: la “bolla” del sistema bancario

Crediti “spazzatura” e banche.

Le banche negli ultimi anni hanno venduto quantità enormi di NPL per alleggerire i propri bilanci a soggetti troppo spesso non dotati di strutture adeguate a gestirli. Dietro questi crediti ci sono famiglie, persone ed imprese che troppo spesso non trovano nessuno con cui parlare, anche quando vorrebbero pagare.

L’impressione che notiamo è che in questi anni (è stata stimata una crescita del carico del lavoro per i Servicer superiore al 70%), le banche stavano svendendo quantità enormi di crediti deteriorati, e nella fretta, erano costrette a farlo a prezzi stracciati, così su questo mercato si sono fiondati investitori da tutto il mondo con una strategia puramente finanziaria e speculativa, accaparrandosi più NPL possibili, senza preoccuparsi di come gestirli.

Quattro banche italiane in cima alla lista delle oltre 100 banche europee esposte alle industrie maggiormente colpite dalla crisi, secondo una ricerca condotta da IESEG School of Management di Lille, Francia. “I prestiti a settori depressi da parte di diverse banche italiane sono più di quattro volte superiori al loro patrimonio netto CET1, per cui il loro capitale verrebbe cancellato se il 25% dei loro prestiti dovesse fallire”, ha dichiarato il Director of Research (DOR) in un’intervista a Bloomberg.

La situazione post-Covid 19 è andata aggravando il sistema in quanto la variazione del PIL ed il tasso di disoccupazione, porterà ad un aumento delle inadempienze sui prestiti che potrebbe essere pari se non superiore alla crisi finanziaria del 2008.

Per le banche ed il governo diventa essenziale intervenire sull’intera piattaforma di gestione crediti, sulle varie figure che operano in tale settore, sul controllo e garanzia dei crediti “spazzatura”. Inoltre le attività che operano devono lavorare in sinergia, comprendendo al suo interno varie figure con know-how differenti come competenze immobiliari, legali, tecniche econometriche, contenzioso bancario e soprattutto un attitudine personale e soggettiva volta a risolvere la pratica garantendo sia il Servicer che il Cliente.

Di Antonio Suero, Presidente AS Finanza&Consumo, Suero & Partners.

Vedi anche https://www.asfinanza.com/piano-di-ammortamento-alla-francese-bad-practice-bancaria-il-tribunale-di-napoli-dice-no/

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