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La Giustizia ai tempi del Coronavirus

Una panoramica sulla sospensione della Giustizia nel mondo.

Al susseguirsi dei recenti sviluppi sull’emergenza sanitaria relativa al COVID-19, diversi paesi hanno adottato provvedimenti speciali per il funzionamento del sistema giustizia. In particolare, alcuni paesi hanno già dato il via ai processi telematici. Altri, come la Francia e la Spagna, hanno, come successo anche in Italia, optato per la sospensione delle attività giudiziarie con modalità diverse.

Vediamo una rassegna in sintesi, dalla quale viene volutamente tralasciata la realtà italiana, come noto in sospensione fino al 15 aprile 2020, salvo i casi regolati dai decreti legge.

REGNO UNITO – Lord Burnett, stop ai nuovi processi

A differenza dell’Italia, il Regno Unito ha deciso di non sospendere completamente l’attività giudiziaria, ammesso che i processi avvengano nel rispetto delle distanze interpersonali e garantendo il diritto al contraddittorio.

L’attuale Lord Chief Justice di Inghilterra e Galles, Lord Burnett, ha aggiunto che nessun nuovo procedimento verrà iniziato nelle prossime settimane per prevenire la diffusione del COVID-19 all’interno dei tribunali britannici.

La Corte Civile ha inoltre definito le misure per la disposizione delle udienze telematiche. La prassi distingue tra udienze che prevedono la necessaria presenza di testimoni e non. Nel secondo caso, le udienze verranno svolte in via telematica attraverso le piattaforme Skype for Business, Zoom e BT MeetMe. Rimane da chiarire la durata complessiva della sospensione dei termini processuali.

USA – Provvedimenti ad hoc a seconda dello Stato

Negli Stati Uniti, le misure adottate dalle Corti variano a seconda dello Stato. In particolare va segnalato il sistema giudiziario dello Stato di New York, tra i più grandi del paese, ma anche il più colpito: Bloomberg riporta lo stop per tutti i ricorsi non-essenziali. Sono però ammesse domande in materia penale, di tutela del minore e quelle riguardanti la tutela del diritto di abitazione.

Le modalità di assunzione delle deposizioni di coloro che sono in attesa di essere processati variano a seconda che gli imputati risultino o meno positivi al Covid-19: i primi saranno messi in quarantena in apposite strutture a Manhattan e Brooklyn e da lì si provvederà al loro ascolto, mentre i negativi al test compariranno virtualmente all’udienza preliminare.

Il senatore Democratico e membro del Comitato Giudiziario del Senato degli Stati Uniti Brad Hoylman ha richiamato l’attenzione sul Child Victims Act, proponendo una proroga del suddetto. Il Child Victims Act infatti prevede una finestra temporale di 12 mesi entro i quali i minori sopravvissuti a molestie sessuali possano citare in giudizio gli offensori indipendentemente dalla prescrizione (statue of limitations).

SUDAFRICA – Ancora buio sulle procedure per tribunali ed avvocati

Simile è il caso del Sudafrica. Le disposizioni di Johannesburg richiamano a quelle statunitensi. Non è previsto nessun shutdown generale delle corti, ma verranno applicate misure sanitarie precauzionali all’interno degli edifici giudiziari per prevenire la diffusione del COVID-19, in quanto numerosi casi di contagio sono stati registrati nell’intera regione Sub Sahariana.  

SPAGNA – Il caso Quer solleva dubbi sul Decreto Reale

Il Tribunale Superiore di Giustizia della regione autonoma della Galizia ha rinviato il famoso caso della diciottenne Diana Quer. La giovane scomparve tra la notte del 21 e 22 agosto 2016. Il corpo della ragazza fu rinvenuto il 31 dicembre 2017, 497 giorni dopo la sua scomparsa. Il tribunale ha deciso in questi giorni di rinviare l’audizione per l’appello dal 14 marzo al 28 aprile per motivi di sicurezza relative alle misure previste dal Decreto Reale 463/2020 riguardante la sospensione dei termini processuali a causa del sempre crescente numero di casi di coronavirus riscontrati nella penisola iberica. Sono stati sollevati dubbi sulla conciliabilità di tale rinvio con le misure adottate dal governo spagnolo.

In Spagna infatti, a partire dal 15 marzo, sono stati sospesi tutti i termini processuali e le udienze, ad eccezione dei procedimenti riguardanti l’adozione di misure cautelari, di habeas corpus, di qualunque caso che possa arrecare un pregiudizio irreparabile e -più in generale- di casi urgenti in cui siano lesi i diritti fondamentali.

FRANCIA – Prende spunto dall’Italia: via libera solo ai contentieux essentiels

La Francia segue le disposizione adottate precedentemente dagli altri Paesi dell’Unione come l’Italia e la Spagna. Infatti, dal 16 marzo sono stati chiusi i tribunali al pubblico, ad eccezione dei processi più urgenti. Quali vi rientrano? Processi riguardanti l’applicazione di misure cautelari, di applicazione delle sanzioni, quelli concernenti i minori e cause di diritto di famiglia.

Di avv. Marco De Fazi, Studio Legale De Fazi

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Dello stesso autore: https://www.asfinanza.com/questioni-di-eredita-tra-litalia-e-gli-stati-uniti-con-lavv-marco-de-fazi/

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